Quando si ha tra le mani un libro che per qualche ragione, o per volontà del fato parli di viaggi, si sa perfettamente che avrà un unico e inevitabile finale.
In viaggio contromano è un libro di questo genere.
Poche storie, Ella e John hanno deciso: partiranno.
Chi se ne frega dei divieti e delle ansie dei figli, al diavolo medici, paramedici, rompiscatole che ti ammorbano a suon di esami, prescrizioni e precauzioni.
Ella ha più problemi sanitari di un paese del Terzo mondo, John non ricorda come si chiama sua moglie, ma insieme “formano una persona intera”.
Macinando miglia su miglia, sopra un vecchio camper, ripercorreranno una moltitudine di stati che segnano i confini della route 66, strada ricca di ricordi e di un fascino alquanto sinistro. Fino ad arrivare alla meta finale. La California. Dove alla deriva tra i ricordi di una vita si troveranno in una Disney world, diversa da quella rimembrata, e così rendendosi conto del tempo passato di una vita forse vissuta troppo in fretta, delusi e amareggiati riprendono la strada del ritorno, verso la loro ultima tappa. Perché in un viaggio l’unica cosa che importa non è la meta, ma solo viaggiare.
NeoArgo
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