Translate
venerdì 31 ottobre 2014
UN RACCONTO BREVE.. Di NeoArgo
Un racconto breve...
Scritto da NeoArgo
C’innamorammo subito. O forse non era amore, faccio molta confusione..
Quel pomeriggio entrai in libreria per cercare un libro da leggere. Lo faccio spesso quando
sono giù, ed in quel periodo lo ero abbastanza.
Girai tutti gli scaffali e alla fine trovai quello che stavo cercando, il libro che volevo.
Leggevo la quarta di copertina come facevo ogni volta quando, ad un certo punto, si
avvicina lei e prende il libro tra le mani.
Si soffermò anch’essa a leggere la quarta di copertina e disse: “ non credo proprio che ti
piacerà. Io l’ho letto e credimi non ti piacerà per niente. Certo io non ti conosco e quindi
forse potrebbe piacerti ma, ad occhio e croce, penso proprio che non ti piacerà.”
E così dicendo, si allontanò per tornare qualche istante dopo con un altro libro tra le mani
dicendomi che sicuramente questo invece mi sarebbe piaciuto parecchio, che sicuramente
era quello che mi ci voleva.
La guardai e m’innamorai subito. Non potevo fare altrimenti, sono un tipo che s’innamora
all’istante.
Porgendomi il libro, prima di andare via, mi disse che aveva scritto il suo numero di
telefono nella prima pagina e che, se mi fosse piaciuto, avrebbe gradito sapere cosa ne
avessi pensato. Aggiunse anche che se invece non mi fosse piaciuto, non l’hai avrei dovuta
chiamare perché non avrebbe avuto voglia di ascoltare inutili discorsi in merito. E andò
via, allo stesso modo di com’era arrivata, all’improvviso.
Uscii dalla libreria con un sorriso smagliante. Avevo il libro tra le mani e tanti pensieri in
testa. Decisi di fare una passeggiata tanto per schiarirmi le idee.Arrivai a casa in tarda
serata e non avevo proprio nessuna voglia di mangiare. Ancora ero entusiasta del
pomeriggio. Presi il libro tra le mani e iniziai a leggerlo, un capitolo alla volta, senza
riuscire a fermarmi. Era come se fossi stregato dalla storia, tanto che non riuscivo a
staccare lo sguardo da quelle pagine. Lo divorai in una sola notte.
Fu incredibile come mi sentii subito parte di quei personaggi, e della storia stessa. E non
potei fare a meno di chiedermi come poteva avere fatto a consigliarmi proprio questo
libro. Avrei voluto chiamarla subito. Fremevo per rivederla,ma ormai si era fatto troppo
tardi. Allora decisi di richiamarla l’indomani.
Si dice che il buongiorno si vede dal mattino! La mia mattinata iniziò veramente bene.
Decisi di prendere il telefono e chiamarla. Inizialmente lei non si ricordava di me ma,
parlandole del libro, tutto le riaffiorò alla mente in un attimo. La invitai ad uscire e, dopo
qualche attimo di esitazione, accettò. Ci saremmo incontrati nello stesso posto, allo stesso
orario. Ero molto agitato! Arrivai all’appuntamento prima dell’orario prefissato, così da
potermi rasserenare un po’ e magari avere il tempo di trovare qualche argomento che poi
avremmo potuto trattare qualora ci fossero stati quei soliti “silenzi imbarazzanti”.
Non appena la vidi tutti i miei pensieri sparirono, e la mia mente non potè che focalizzarsi
su di le. Era semplice. Indossava una camicetta nera, dei jeans a vita stretta ed aveva dei
lunghi capelli raccolti dietro. Era bellissima, ed io rimasi senza parole.
La invitai ad entrare ed iniziammo a chiacchierare. Parlammo per ore ed ore, di autori, di
romanzi, di storie.Poi uscimmo dalla libreria e ci accorgemmo che si era già fatta sera.
Ricordo che pensai che fosse stato davvero un bellissimo pomeriggio, che ero stato
benissimo con lei, e non volevo che finisse cosi. Pensavo questo quando lei iniziò a dirmi le
stesse cose.
Risi e lei mi domandò cosa ci trovassi di tanto divertente in quello che aveva detto. E
allora, con ancora il sorriso sulle labbra, le spiegavo che avevo proprio pensato la stessa
cosa. Ed anche lei sorrise. Probabilmente fu quello il preciso instante in cui
c’innamorammo l’uno dell’altro.Da quel giorno molti furono gli appuntamenti. Non so quanti, dieci, cento, mille, non li
contai più, fin quando un giorno trovai il coraggio di chiederle di passare la sua vita con
me, di vivere insieme. Mi accorsi di non potere fare a meno di lei.
Amavo tutto di lei, la sua espressione quando ridevo e non ne capiva il perché, il modo in
cui discutevamo quando leggevamo lo stesso libro, i suoi grandi occhi e la fossetta che le si
formava sul viso quando sorrideva. Ma soprattutto l’amavo perché senza di lei non sarei
stato l’uomo che sono ora. Sì, volevo vivere con lei per tutta la vita, proprio come nei
romanzi.
Così andammo a vivere insieme, e le cose, all’inizio sembravano perfette, poi, le nostre
vite presero due binari diversi e capitava spesso di non essere mai nello stesso momento
insieme, anzi per lo più passavamo intere giornate senza vederci. Però una cosa ci
accomunava ancora, l’amore per i libri.
La mattina quando tornavo da lavoro e lei ancora dormiva, le lasciavo il libro che avevo
letto la sera prima sopra il suo comodino, e poi mi coricavo. Anche lei faceva lo stesso con
me. La sera tornava e mi lasciava un altro libro che aveva letto durante la mattina sul mio
comodino.
Erano questi i “nostri momenti” per noi. Anche perché non avendo gli stessi orari, era
difficile per noi comunicare. Cosi per ovviare a questa mancanza, ho iniziato a scrivere
delle cose all’inizio dei libri che le passavo, e pian piano anche lei prese quest’abitudine.
Insomma la nostra più che una storia era una serie di romanzi.
Poi una mattina tornai che lei già era andata a lavoro, però trovai lo stesso un libro sul mio
comò. Lo aprii come facevo sempre e lessi la prima pagina:
“Anche i romanzi più belli finiscono, cosi anche la nostra storia, che è stata in parte una
serie di romanzi, è arrivata alla sua fine. Addio e grazie di tutto.”
Capii che mi aveva lasciato ma decisi che non c’era motivo di cercarla. Non sarebbe
servito, la conoscevo bene.
Decisi quindi di andare via, lontano, in un’altra città, pronto a iniziare un altro romanzo,
perché ogni romanzo che termini è un avventura che finisci, ma ogni romanzo che inizi è
un viaggio che ti porterà lontano. Cosi la vita.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento